Sono stati oltre 1.000 i visitatori che hanno varcato i cancelli dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo domenica 18 settembre per l’edizione 2022 di Fabbriche Aperte, l’iniziativa che – dall’ultima edizione del 2015 e dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia – si è celebrata in una giornata soleggiata e di festa. Il sito Solvay ha aperto le porte per una visita guidata agli impianti e
per condividere con tutta la cittadinanza i risultati raggiunti e i progetti in corso in ambito di ricerca, di innovazione e di tutela ambientale.
La giornata, che aveva come titolo “Benvenuti nel 2030, il futuro è già qui”, si è aperta con il talk “La chimica di oggi e di domani tra transizione ecologica e nuove sfide” che ha visto la partecipazione delle autorità locali, della stampa e dei rappresentanti della comunità spinettese.
Dopo i saluti di Andrea Diotto, Direttore del sito Solvay di Spinetta Marengo, di Marco Colatarci, CEO Solvay in Italia e di Giorgio Abonante, Sindaco di Alessandria, si è tenuto un dialogo tra Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, e Gabriella Greison, fisica, scrittrice e divulgatrice scientifica, sul tema della chimica verde e della riconversione ecologica. Leonardo Marchese, Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, ha portato il suo contributo sul ruolo della formazione per la chimica di domani. Infine, Gabriella Greison ha intervistato le tre Project Leader dei nuovi impianti di Solvay realizzati per il miglioramento dell'impatto ambientale; Cristiana Zanirato, Luisa Baila e Serena Grispo.
Anche la CEO Global di Solvay, Ilham Kadri, ha voluto essere presente a questo importante appuntamento con un messaggio video nel corso del quale ha confermato continuità di investimenti a Spinetta Marengo e impegno per la sostenibilità.
L’evento istituzionale si è concluso con il taglio del nastro per l’inaugurazione ufficiale dell’impianto a osmosi inversa e il sopralluogo al cantiere del futuro impianto con carboni attivi a testimonianza del continuo impegno di Solvay sul fronte ambientale. Grazie infatti a un investimento complessivo di 40 milioni di euro per la realizzazione di questi impianti, sarà
possibile raggiungere il cosiddetto “zero tecnico” nell’abbattimento dei fluorotensioattivi PFAS.
L’organizzazione dell’evento è stata possibile grazie alla collaborazione di ben 100 volontari tra i dipendenti dello stabilimento che hanno accompagnato i visitatori in un vero e proprio viaggio nella chimica di oggi e domani con dei tour guidati, le cui tre tappe principali sono state:
- l’area dedicata all’innovazione per visitare uno dei principali fiori all’occhiello dello stabilimento, l’impianto PFR, per la produzione di una gomma perfluorata utilizzata in molteplici settori, a partire dall’elettronica e dai semiconduttori. Accanto al PFR un video ha illustrato una nuova frontiera di sviluppo: l’impianto prototipi Aquivion®, per la produzione di membrane e altri materiali finalizzati al fiorente mercato dell’idrogeno;
- l’area speciale per la tutela ambientale, con la visita al nuovo impianto a osmosi inversa dedicato al trattamento dei reflui acquosi di processo e all’adiacente cantiere dove sta per sorgere il nuovo impianto per il trattamento con carboni attivi per l’ulteriore filtrazione delle acque industriali di raffreddamento;
- una grande area verde, l’EXPO ARENA, dedicata ai laboratori, all’intrattenimento per adulti, ragazzi e bambini e a tante altre piccole e grandi scoperte circa le applicazioni dei prodotti Solvay e le ricerche che le rendono possibili.
Il percorso si è concluso con il passaggio presso la mensa aziendale dove ciascun visitatore ha potuto ricevere un omaggio in ricordo della giornata e visitare la mostra fotografica dedicata ai 20 anni di Solvay a Spinetta Marengo.
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