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A tu per tu con… Federico Frosini

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Il nuovo Direttore dello stabilimento Syensqo di Spinetta Marengo racconta la sua esperienza

Raccontaci brevemente come sei entrato in Syensqo e quale è stato il tuo percorso professionale fino ad oggi.

Era il 2008, lavoravo in un’azienda dove non vedevo futuro e, su suggerimento di un compagno di università, inviai la mia candidatura all’allora Solvay per una posizione aperta di Ingegnere Chimico. Fui assunto nel dicembre 2008 proprio nel sito di Spinetta Marengo come Tecnologo, ossia Ingegnere di Processo, per seguire l’impianto Vinileteri.

Nel giugno 2009 fui trasferito al sito Solvay, oggi Syensqo, di Bollate per seguire il progetto di ricerca su Aquivion. Nei due anni trascorsi a Bollate spesi molto tempo a Spinetta Marengo per prove industriali; in particolare ricordo quando nel dicembre 2009, pochi giorni prima di Natale, facemmo la prima produzione industriale della linea Aquivion.

Nel 2011, ho iniziato a seguire un progetto in Cina per la costruzione di un nuovo impianto a Changshu e nel 2012 mi sono trasferito permanentemente in Cina. Nel 2017, ho assunto la responsabilità dell'area PVDF nel sito cinese, passando dalle Tecnologie alla Produzione e nel  2023 ho assunto il ruolo di Direttore dello stabilimento.

Dopo 12 anni in Cina, di cui otto trascorsi a Changshu, sono rientrato a Spinetta Marengo, un luogo che considero casa.

 

Qual è il progetto realizzato in questi anni che ti rende più orgoglioso? Qual è stata invece la sfida più importante?

Sicuramente la sfida più importante fino ad ora, sia a livello professionale che personale, è stata il progetto “Dragon” per la realizzazione di un nuovo impianto in Cina. Da un lato, infatti, si trattava del mio primo progetto di costruzione da zero di un impianto e, dall’altro, mi sono trovato ad andare a vivere in una realtà così diversa e lontana.

Quello che mi rende, invece, orgoglioso professionalmente è l’avviamento dell’impianto PVDF nel 2017, una produzione introdotta per la prima volta in Cina. È stata questa l’esperienza che mi ha spinto a passare alla Produzione.

 

In che modo lo stabilimento di Spinetta Marengo rappresenta un ‘unicum’ nel panorama della chimica industriale internazionale?

Lo stabilimento di Spinetta Marengo è unico per i prodotti che nessun altro al mondo realizza, e questo a dimostrazione dell’importanza del sito per l’economia globale. Basti pensare che i “rover”, ossia i robot, mandati dalla NASA su Marte utilizzano i lubrificanti realizzati a Spinetta.

C’è, tuttavia, un elemento che rende davvero speciale il sito di Spinetta Marengo: le sue Persone. Solo grazie alla loro profonda conoscenza, esperienza e motivazione è possibile realizzare e confezionare questi prodotti unici.

 

Quanto animo da esploratore c’è in te, come uomo e come Direttore di stabilimento?

Sono una persona estremamente curiosa, sia nella vita privata sia sul lavoro. Per me, è la curiosità ciò che contraddistingue un vero esploratore: il desiderio di non fermarsi allo status quo ma di andare oltre e porre domande sia a sé stessi che agli altri.

La curiosità e la voglia di imparare e conoscere mi hanno fatto incontrare Solvay nel 2008 e mi ha portato in Cina nel 2012, dove ho speso oltre un decennio della mia vita, ho conosciuto mia moglie e ho creato una famiglia.

È questa la mia idea di miglioramento continuo, sia come persona che come professionista.