Mercoledì 25/10/23 è stato il giorno del quinto incontro tematico Fabbriche Aperte Lab, incentrato sul tema “Pfas, verso lo zero tecnico”. Tramite una visita agli impianti di Osmosi Inversa e Carboni Attivi, i partecipanti sono stati aggiornati circa il
percorso finalizzato alla progressiva dismissione dei fluorotensioattivi.
Di ritorno dalla visita guidata, i presenti sono stati invitati a sedere ai sei tavoli predisposti in Sala I Maggio. Come consuetudine, a ogni tavolo hanno trovato due professionisti Solvay che, in veste di facilitatori, hanno accompagnato la sessione di ascolto e dialogo.
Dopo aver scambiato punti di vista e impressioni, i gruppi ai tavoli hanno individuato tre domande condivise, a cui, nella fase finale in plenaria, è stata data risposta dai due testimonial.
Riportiamo a seguire un resoconto di quanto emerso nella sessione di dialogo ai tavoli.
Prime impressioni.
In molti hanno apprezzato la visita e sono rimasti impressionati dall’ampiezza degli spazi del sito e dall’imponenza degli impianti.
E’ stato sottolineato come, rispetto al passato, la situazione ambientale a Spinetta Marengo sia cambiata in modo sostanziale: sono state rievocate vecchie situazioni che sono parte della memoria collettiva degli spinettesi e, in relazione ad esse, è stato evidenziato il cambiamento in atto.
Erano presenti alcuni ex dipendenti che hanno osservato con piacere come la fabbrica appaia totalmente trasformata.
In parecchi hanno convenuto che il valore aggiunto dell’iniziativa è stato conoscere le persone che lavorano in Solvay e ricevere informazioni e testimonianze direttamente dal team che opera nel sito; in particolare, è stato apprezzato il forte coinvolgimento dei volontari Solvay, che si sono prestati per ricoprire i ruoli di guida e di facilitatore/facilitatrice e di cui sono stati percepiti l’entusiasmo, la preparazione e la motivazione. Apprezzamenti sono stati espressi anche per il clima di lavoro.
Percezioni e osservazioni
Alcuni dei partecipanti sono intervenuti mossi da preoccupazione, o comunque dal desiderio di conoscere e capire di più sull’argomento oggetto dell’incontro. Costoro hanno apprezzato molto le visite guidate accanto alla trasparenza dimostrata e hanno riferito di aver scoperto dei lati positivi di Solvay fino ad allora sconosciuti.
Tutti i presenti hanno apprezzato la possibilità di vedere con i propri occhi gli impianti; alcuni hanno sottolineato che sarebbe necessario più tempo per approfondirne la complessità.
Sono emerse molte domande, anche sull’aspetto sanitario dell’esposizione ai Pfas e delle condizioni legate alle falde. È stata l’occasione per condividere con i presenti i tipi di controlli, interni ed esterni, che vengono messi in atto, e i protocolli di screening sanitario sui lavoratori e sulla popolazione esterna. Altre domande, mosse da grande curiosità e estremamente pertinenti, hanno riguardato gli impianti e la modalità circolare della gestione dei rifiuti.
E’ stata anche apprezzata l’apertura di Solvay sull’argomento e la volontà di “metterci la faccia”, come anche l’impegno per l’ambiente e l’attenzione alla sicurezza.
Spunti e suggerimenti
E’ stato suggerito di continuare con iniziative come Fabbriche Aperte LAB, che “vanno nella direzione giusta” e contribuiscono a far conoscere Solvay e ciò che fa. Si potrebbe implementarne l’efficacia estendendo una comunicazione capillare anche ad Alessandria; mentre a Spinetta l’evento era ben conosciuto, grazie alla Card arrivata casa per casa e al passaparola, nel resto della città capoluogo se ne sa meno.
Si potrebbero riproporre gli appuntamenti FaLab, in modo da offrire evidenza dei
progressi che vengono fatti nel corso del tempo, dando loro una programmazione simile a una stagione teatrale, vale a dire comunicando a inizio anno quali saranno le date in cui ci sarà la possibilità di visitare il sito.
Gli studenti presenti hanno chiesto di essere maggiormente coinvolti e hanno proposto delle iniziative mirate per le scuole, che creino nei giovani la consapevolezza che la chimica non deve fare paura.
Secondo molti dei presenti, i cittadini sono inondati da notizie negative riguardo a Solvay, a cui, a loro parere, l’azienda potrebbe rispondere in modo più incisivo, facendosi sentire di più, magari anche ampliando la varietà dei media con cui comunica.