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Solvay Corporate photography

Lo sapevi che oggi a Spinetta...

Si è svolto mercoledì 27/09/23 il quarto dei cinque incontri tematici Fabbriche Aperte Lab, dal titolo “Lo sapevi che oggi a Spinetta...”. Attraverso una visita ai reparti produttivi PFR e Confezionamento Fluidi, i partecipanti sono stati accompagnati in 

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un viaggio alla scoperta di prodotti e mercati.

Come ormai di consueto, di ritorno dalla visita guidata, i presenti sono stati invitati a sedere ai sei tavoli di ascolto e dialogo predisposti in Sala I Maggio. Ad ogni tavolo sono stati accolti da due professionisti Solvay in veste di facilitatori.

Dopo aver scambiato punti di vista e impressioni, i gruppi ai tavoli hanno individuato tre domande condivise, a cui, nella fase finale in plenaria, è stata data risposta dai due testimonial.

A seguire, riportiamo un resoconto di quanto emerso nella sessione di dialogo ai tavoli.

Prime impressioni.

fa lab lo sapevi che 1

I gruppi ai tavoli sono stati concordi nell’esprimere una prima impressione di stupore, legata al fatto che in uno stabilimento così grande e imponente si portino avanti lavorazioni tanto raffinate e curate nel dettaglio. E’ stata altresì molto apprezzata la qualità dei locali visitati, dal punto di vista dell’organizzazione, dell’igiene e della pulizia.

Erano presenti degli ex dipendenti, che si sono dimostrati soddisfatti dei cambiamenti in positivo che hanno potuto constatare, sia nelle lavorazioni (sempre più specifiche e di precisione) sia nella cura dell’ambiente, tanto da definire lo stabilimento odierno “come un giardino”: nuove leggi, tecnologie innovative, impegno e responsabilità hanno portato a grandi evoluzioni nel corso del tempo.

E’ stata a più riprese sottolineata la distanza fra quanto avveniva in passato e il presente dello stabilimento. Una distanza che, a parere dei partecipanti, non viene del tutto percepita dall’esterno.

Percezioni e osservazioni

Anche nel corso della raccolta delle percezioni, è emerso come l’idea che si ha dello stabilimento dall’esterno sia molto diversa da ciò che si percepisce una volta

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 entrati. Molti partecipanti sono arrivati con l’aspettativa di trovarsi davanti un tipo di chimica ancora “vecchio stampo” mentre, alla fine dell’incontro, si sono detti affascinati dalle tecnologie che sono state mostrate loro. Vedere da vicino la fase di produzione ha impressionato positivamente e in tanti hanno constatato un cambio di percezione dopo la visita.

Tutti sono rimasti incuriositi dai materiali innovativi che Solvay produce e dalla loro applicazione; ad esempio, dal fatto che i polimeri vadano a costituire oggetti che usiamo tutti i giorni, come smartphone e televisori.

Molto interesse hanno suscitato le diverse modalità di packaging, con una logica che segue da vicino la particolarità e varietà di prodotti, pur all’interno di una stessa azienda.

CONFEZIONAMENTO FLUIDI FA LAB

E’ stata sottolineata la grande attenzione al proteggere le persone con i dpi, ma è stato anche motivo di sorpresa scoprire che personale Solvay e visitatori sono stati muniti di calzari, camici e cuffie durante la visita non per necessità relative alla sicurezza, ma per preservare i prodotti da ogni tipo di contaminazione. 

La forte accuratezza e attenzione al prodotto è emersa anche dall’osservazione del gran numero di persone impiegate nella linea di confezionamento.

CONFEZIONAMENTO  FLUIDI

E’ stato osservato come l’edificio del confezionamento fluidi, che da fuori appare come un luogo quasi storico, all’interno sia stato trasformato in un ambiente estremamente moderno e tecnologico. E’ stata perciò apprezzata la modalità di recupero, che ha salvaguardato l’aspetto storico.

Fra i presenti c’erano dei giovani, delle famiglie al completo, delle professoresse. Tutti costoro si sono mostrati interessati e incuriositi dagli sbocchi lavorativi che propone l’azienda e ai ruoli richiesti da Solvay al suo interno.

Alcuni docenti e studenti, che già avevano partecipato a Fabbriche Aperte, hanno osservato la velocità di cambiamenti e miglioramenti all’interno dell’azienda e i grandi passi avanti compiuti in poco tempo.

Spunti e suggerimenti

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Nella fase finale del dialogo ai tavoli, i facilitatori Solvay hanno chiesto ai partecipanti quali potrebbero essere degli strumenti e delle iniziative utili a dar seguito alla modalità di ascolto e comunicazione impostata con gli incontri di FaLab.

In risposta, è stato suggerito di prevedere ulteriori incontri FaLab che coinvolgano la popolazione e le persone interessate, proseguendo sulla strada dell’apertura verso il territorio; ciò contribuirebbe ad aumentare conoscenza e consapevolezza di quanto viene fatto nel dettaglio e ad allineare le percezioni con la realtà effettiva. In particolare, dare modo di scoprire lavorazioni e prodotti innovativi potrebbe essere funzionale a far comprendere il cambiamento radicale che si è compiuto rispetto al passato.

E’ stata apprezzata la dinamica interattiva delle visite guidate: il fatto di usare la componente fisica, di andare direttamente nei luoghi di produzione, di guardare dalle vetrate i professionisti al lavoro, di indossare camici e cuffie per entrare nell’impianto. Pertanto, è stata avanzata la proposta di aprire a un numero maggiore di persone e di organizzare dei laboratori, nel corso dei quali venga data la possibilità di “toccare con mano”, ovvero di fare esperienza diretta delle lavorazioni.

Gli orari degli incontri non li rendono accessibili a tutti; pertanto è stato suggerito di aumentarne la frequenza e di diversificarne la collocazione (sia in giorni infrasettimanali che nei weekend), anche se è chiaro che ciò costituirebbe un grande impegno per l’azienda.

Suggerimenti sono arrivati anche riguardo alle modalità di comunicazione e diffusione.

FA LAB FACILITATORI

Di nuovo si è proposto di reiterare incontri come quelli di FaLab, per attirare gli scettici e per far capire come le attività siano cambiate in termini sia ambientali che di sicurezza, impostando una comunicazione basata su delle parole chiave positive. Una buona comunicazione potrebbe anche essere improntata a una maggiore informalità. 

Soddisfazione è stata espressa per le modalità di diffusione utilizzate per gli ultimi incontri; d’altra parte, è stato suggerito di pubblicizzarli anche all’esterno del perimetro di Spinetta.

Potrebbe essere utile estendere la comunicazione Solvay ai social network, dove si potrebbero anche rendere disponibili illustrazioni e spiegazioni delle varie lavorazioni. A questo stesso scopo, sarebbe bene diffondere informazioni tramite i giornali locali.

Gli studenti hanno infine proposto una divulgazione maggiore nelle e per le scuole, in cui si formano gli adulti di domani e la loro consapevolezza. Si potrebbero organizzare incontri con gli Istituti e le Università, in cui mostrare non solo cosa viene prodotto, ma anche quali sono i ruoli impiegati all’interno dello stabilimento.