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Nuovo importante traguardo nella bonifica della contaminazione storica nel sito di Spinetta Marengo

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Per far fronte alla contaminazione storica del sito e rimuovere gli inquinanti dovuti alle produzioni del passato e precedenti la gestione Solvay (oggi Syensqo), nel 2012 è stato presentato e approvato dalle Autorità competenti il Progetto di Messa in Sicurezza Operativa e Interventi di Bonifica.

In questi anni l’impegno di Solvay prima e di Syensqo ora, è stato continuo e consistente non solo dal punto di vista economico (oltre 47 milioni di Euro investiti e altri 26 già accantonati per interventi futuri) ma anche dal punto di vista tecnologico con l’applicazione delle migliori e più innovative tecnologie disponibili, sviluppate con partner qualificati come l’Università del Piemonte Orientale di Alessandria, oltre alla costante attività di collaborazione e monitoraggio in coordinamento con gli Enti.

“La bonifica da un’eredità pesante come quella che grava sul sito di Spinetta Marengo è un’operazione che richiede anni e i risultati, che pur arrivano, non sono sempre così facilmente evidenziabili. – commenta il nuovo direttore di stabilimento, Federico FrosiniGrazie al lavoro di molti validi e specializzati colleghi, le attività di bonifica stanno procedendo verso il progressivo raggiungimento di tutti gli obiettivi e i monitoraggi confermano il significativo miglioramento dello stato qualitativo dei terreni e delle acque di falda. In particolare, sono fiero di poter comunicare che tutti gli interventi approvati e pianificati per la rimozione dei solventi clorurati dai terreni e dalle acque di falda all’interno della proprietà sono stati completati. Attendiamo ora che si completi il monitoraggio per poter richiedere la certificazione del raggiungimento degli obiettivi di bonifica per i solventi clorurati nella falda all'interno del sito”.

Già nel 2020, grazie all’utilizzo di diverse tecniche di bonifica, era stata completata la bonifica dei terreni dai solventi clorurati in una prima area e, a fine 2024, anche nella seconda delle due aree previste. Per quanto riguarda invece la bonifica nelle acque di falda, a giugno 2024 sono stati raggiunti i valori obiettivo approvati. Viene così conseguito un nuovo importante traguardo, anche se, come richiesto dagli Enti, soltanto all’esito positivo di due anni di monitoraggio dei valori delle analisi sull’acquifero si potrà richiedere la certificazione del raggiungimento degli obiettivi di bonifica per i solventi clorurati nella falda all'interno del sito.

Per quanto riguarda la bonifica delle aree contaminate dal cromo esavalente – che sono complessivamente meno del 5% della superficie dell’intero sito – è già stato completato oltre il 60% degli interventi previsti.

Copertina il nostro impegno per la bonifica

Le attività di bonifica comprendono anche una Messa in sicurezza preventiva (MIPRE) costituita da 6 pozzi che emungono le acque di falda inviandola ad un impianto di abbattimento con resine a scambio ionico. Una vera e propria azione di bonifica delle acque viene operata anche dalla barriera idraulica, attiva dal 2009, che tratta oltre 11 milioni di litri di acqua al giorno (circa 4 piscine olimpioniche) grazie ai suoi 40 pozzi e 40 punti di pompaggio interni.

Accanto alle attività che riguardano la bonifica delle aree interne al sito, il Comune di Alessandria ha avviato il progetto di bonifica delle aree esterne, a cui Solvay ha aderito nel 2021 in coordinamento e collaborazione con gli Enti. Syensqo ha recentemente completato il piano di caratterizzazione (utile a verificare lo stato qualitativo della falda e dei terreni in un’area esterna al sito per circa 6 km quadrati) e i risultati sono stati condivisi con gli Enti. Attualmente sono in corso le ultime verifiche propedeutiche all'Analisi di Rischio che partirà a seguire. 

Nell’ottica di mantenere un dialogo aperto, diretto e trasparente con tutta la cittadinanza, in questi giorni è in distribuzione un opuscolo relativo allo stato dell’arte della bonifica., link.

 

Scarica il Comunicato Stampa, link